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ü Comparto di San Matteo: il proprietario delle aree di pertinenza ha fatto richiesta di trasformare l'area interessata in zona agricola, è opportuno accogliere tale richiesta.
ü Comparto di Casaletto: divisione dell'attuale comparto in due zone, una da mantenere come comparto perequativo e l'altra, opportunamente ridimensionata, farla diventare Zona di trasformazione Urbanistica residenziale soggetta a Piano Attuativo (Rp).
üComparto San Pietro: dovrà essere rivisto e, per alcuni aspetti, modificato per correggere alcuni errori emersi in sede della sua definizione, concordandoli con il Consorzio Viadana2 che ha prospettato la sua attuazione per comparti funzionali; si dovranno riprendere gli incontri con gli amministratori di tale società consortile in quanto il perequato non è partito soprattutto a causa della crisi edilizia manifestatasi dal 2008, tutt’ora perdurante e dalle conseguenti difficoltà di dare attuazione alla convenzione urbanistica approvata dal Consiglio Comunale; si convocheranno a breve i soggetti interessati per poter esaminare proposte e soluzioni oggi concretamente perseguibili per dare corso al piano.
üComparto di Cogozzo: ridisegnare e riprogettare l'intero comparto. üComparto di Cicognara: sarà opportuno incontrare i proprietari per valutare eventuali loro osservazioni e proposte.
1.1 Comparto produttivo di Cicognara. Dopo aver sentito i proprietari, dovrebbe essere ridimensionato e scisso possibilmente in tre parti funzionali: la prima da mantenere a zona di trasformazione urbanistica produttiva, la seconda da trasformare a zona agricola, (in quanto già utilizzata come vivaio), la Iterza da destinare a zona di trasformazione
urbanistica residenziale soggetta a Piano Attuativo (Rp).
1.2 Comparto P3 Gerbolina: ridimensionarlo e ridisegnarlo, tenendo conto
comunque della sua valenza sovracomunale, così come riportato nel Piano territoriale di Coordinamento Provinciale, e della necessità di aree produttive per le imprese viadanesi e per quelle che si vorranno insediare in zona; si potrà evitare così l'onerosa tassazione ai fini IMU di proprietari non agricoltori. Operando per garantire il fabbisogno di aree per l'industria e il commercio e nel contempo la riduzione del consumo di suolo per quelle aree i cui proprietari hanno richiesto espressamente di trasformarle in aree a destinazione agricola, tenendo conto del contesto urbanistico.
2.Compatibilmente con le disponibilità di bilancio ,prevedere incentivi in termini di riduzione degli oneri di urbanizzazione per quelle aziende che de- localizzano la propria attività nelle apposite aree industriali disponibili all'interno dei confini comunali (ad es. P.l.P.5 Gerbolina)
3. Riconoscere incentivi per chi realizza e/o riqualifica gli immobili dal punto di vista energetico ed incentivi come defiscalizzazioni per riqualificazione dell’esistente nel tessuto urbano consolidato.
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